Uno sterilizzatore può diventare una componente importante della tua routine quotidiana e per questa ragione è necessario mantenerlo in grado di svolgere perfettamente il suo compito.
Dovrai pulirlo accuratamente e con costanza, prestando attenzione a eventuali segnali di malfunzionamento.
Se non sai da dove iniziare, in questo articolo ti daremo tutte le informazioni utili per prenderti cura al meglio del tuo sterilizzatore.
Perché acquistare uno sterilizzatore
Partiamo dalle basi: perché acquistare uno sterilizzatore può essere utile?
Senza parlare approfonditamente dei contesti nei quali la presenza di uno sterilizzatore è fondamentale, basti pensare agli ospedali, agli studi medici così come ai centri benessere o ai saloni di bellezza, esistono delle situazioni nelle quali l’uso di un apparecchio di questo tipo è consigliato.
Si tratta delle case che sono state rese più vivaci e allegre dall’arrivo di un bambino. È sempre più frequente, da parte dei neogenitori, l’acquisto di uno sterilizzatore che li possa aiutare nella gestione quotidiana di ciucci e biberon, soprattutto se non si è scelto l’allattamento al seno. In questo caso, infatti, è necessario avere una bella scorta di biberon sempre pronti alluso in qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte.
I diversi tipi di sterilizzatori
Per capire come puoi prenderti cura degli sterilizzatori, devi innanzitutto conoscere quali sono i diversi modelli che puoi acquistare. Le differenze dipendono in massima parte dal metodo di sterilizzazione per utilizzato, ma tieni comunque a mente che gli sterilizzatori possono diversificarsi per capienza, potenza e tempistiche di utilizzo.
Gli sterilizzatori a caldo
Gli sterilizzatori a caldo sono tra i più utilizzati per la sterilizzazione di ciucci e biberon. Dalla loro parte, infatti, hanno il grande vantaggio di poter essere molto capienti e anche piuttosto rapidi.
Usando questi modelli potrai fare affidamento su un metodo di sterilizzazione che sfrutta le alte temperature per eliminare, mediante vapore, tutti i microrganismi presenti sulle superfici. Gli sterilizzatori elettrici sono i dispositivi più utilizzati tra le mura domestiche.
Puoi trovare degli sterilizzatori elettrici dalle capienze più diverse e, in qualche caso, regolabili sullo stesso modello. Tuttavia, il numero massimo di biberon che potrai sterilizzare all’interno e in contemporanea è di sei. Oltre ai biberon compresi di ogni loro parte come le tettarelle, le ghiere e i coperchi, potrai sterilizzare anche i ciucci e dei giochi di piccole dimensioni.
A seconda del modello di sterilizzatore elettrico che avrai acquistato, il processo di sterilizzazione durerà tra i cinque e i dieci minuti.
- il marchio EU a garanzia del rispetto degli standard europei per quanto riguarda igiene e sicurezza
- il marchio BPA free che significa che il prodotto da te acquistato non rilascia il bisfenolo A
Gli sterilizzatori a microonde
Gli sterilizzatori a microonde sfruttano anch’essi le alte temperature, raggiunte però attraverso l’uso di un forno, appunto, a microonde. In questo caso la sterilizzazione è resa possibile dalle onde elettromagnetiche che vanno a colpire la sintesi del DNA dei microrganismi, alterandone il metabolismo e gli acidi nucleici sino a modificare la trascrizione in RNA. Così facendo germi e batteri non potranno più riprodursi e verranno eliminati.
Uno sterilizzatore di questo tipo è formato da una vaschetta e da un coperchio dotato di un sistema di chiusura che ne impedisce l’apertura in caso di temperatura interna troppo elevata.
I tempi per la sterilizzazione, in questo caso, diminuiscono sino a due minuti in caso di forno a microonde con una potenza di 1180W. Più bassa è la potenza più tempo verrà impiegato, ma l’attesa massima sarà di non più di otto minuti.
Gli sterilizzatori a freddo
Gli sterilizzatori a freddo utilizzano invece un apposito prodotto chimico germicida e battericida per la sterilizzazione degli oggetti. Non dovrai fare altro che avere una vaschetta sufficientemente grande per contenere i biberon, i ciucci e i giochini e per lasciarli in ammollo nell’acqua fredda e nella soluzione chimica.
Il processo di sterilizzazione potrebbe impiegare tra i venti e i sessanta minuti per giungere a compimento, in base alle specifiche dell’additivo chimico.
Sterilizzatori: come prendersene cura
Gli sterilizzatori, come abbiamo visto, possono essere utilizzati un buon numero di volte durante la giornata e anche quelli più capienti come gli sterilizzatori elettrici vengono comunque messi in funzione molteplici volte nell’arco della settimana.
Per quanto riguarda gli sterilizzatori elettrici, invece, oltre a pulire le parti estraibili come il coperchio e la griglia sulla quale trovano spazio ciucci, biberon e stoviglie, dovrai stare attento a un altro fattore: la formazione del calcare nella vaschetta che contiene l’acqua o sulla piastra che la scalda.
In questo caso non usare dei detergenti aggressivi e non grattare con saponette ruvide in modo da non rovinare il prodotto. Puoi ovviare al problema mettendo nella vaschetta una parte di acqua e una parte di aceto bianco; lascialo agire per circa dodici ore e poi risciacqua normalmente i componenti dello sterilizzatore.
Se vuoi essere sicuro che tutto l’aceto sia stato eliminato, avvia qualche ciclo di sterilizzazione a vuoto, usando solo l’acqua e naturalmente senza inserire biberon o ciucci all’interno.
Replicando questa operazione una volta a settimana assicurerai al tuo sterilizzatore una lunghissima vita!