Sapere che il tuo sterilizzatore è di alta qualità è motivo di sicurezza. Non dimenticare che si prende cura degli oggetti che il tuo bambino porta più frequentemente alla bocca.
Nelle prossime righe vedremo assieme quali sono le caratteristiche di uno sterilizzatore affidabile e di alta qualità.
Com’è fatto uno sterilizzatore
È sempre importante partire dalle basi e, in questo caso, dalla struttura di uno sterilizzatore.
A prescindere dalle diverse tipologie, infatti, questo strumento è generalmente formato da una vaschetta per l’acqua compresa di coperchio traforato e da un secondo contenitore specifico per alcuni prodotti della prima infanzia. Uno sterilizzatore può infatti contenere tutti i componenti che formano un biberon, come tettarelle, ghiere e coperchio; in aggiunta, potrai sistemare al suo interno anche i ciucci e, quando possibile, posate, bicchieri, piattini e giochi in un ulteriore contenitore separato.
Nel caso di uno sterilizzatore elettrico, sarà presente anche un timer e un regolatore di temperatura, nonché un cavo da collegare alla presa di corrente.
Ogni tipologia di sterilizzatore avrà in dotazione un coperchio e, in aggiunta, alcune aziende produttrici possono inviare anche un misurino, uno scovolino per la pulizia manuale del biberon e delle pinze igieniche utili per recuperare gli oggetti a fine sterilizzazione.
In quali modi si può effettuare la sterilizzazione
I processi di sterilizzazione possono essere portati a compimento in due modi.
La seconda modalità è invece quella a caldo, con la quale si può effettuare il processo di sterilizzazione sfruttando il raggiungimento di alte temperature. La sterilizzazione a caldo può avvenire sia a secco sia tramite il vapore.
Esistono due modelli di sterilizzatori che puoi utilizzare se dovessi prediligere la sterilizzazione a vapore. Gli sterilizzatori elettrici, ovvero i più capienti, oppure gli sterilizzatori da forno a microonde, uguali in quanto a struttura a quelli elettrici, ma meno capienti e più veloci.
Va da sé che gli sterilizzatori elettrici funzionano solo se attaccati a una presa di corrente, mentre i modelli a microonde funzionano solo all’interno di un apposito forno.
La sterilizzazione a caldo è molto più veloce rispetto a quella a freddo. Gli sterilizzatori elettrici possono impiegare dai cinque ai dieci minuti per completare il ciclo, mentre con quelli da forno a microonde aspetterai appena due minuti.
Gli sterilizzatori a freddo hanno tuttavia un vantaggio che manca alle loro controparti a vapore: possono essere trasportati più facilmente e usati fuori casa. Avrai semplicemente bisogno di un contenitore, dell’acqua e il prodotto igienizzante che hai scelto.
A quali certificazioni devi prestare attenzione
La prima caratteristica alla quale dovrai prestare la giusta attenzione riguarda la presenza o meno di alcune certificazioni.
Il secondo importantissimo marchio del quale dovrai assicurarti la presenza è quello che attesta che lo sterilizzatore è BPA free. Questo significa che il prodotto è stato costruito con dei materiali plastici che non rilasciano il bisfenolo A. Tale sostanza, infatti, è comunemente ritenuta pericolosa perché a lungo andare potrebbe interferire con l’organismo a livello ormonale.
Quali sono gli standard di sicurezza da rispettare
Sebbene la sterilizzazione a freddo sia una metodologia sicura, tanti genitori non la apprezzano particolarmente perché preferiscono gli sterilizzatori che non implicano l’uso di additivi chimici.
Si tratta, ovviamente degli sterilizzatori elettrici o da forno a microonde.
Naturalmente, il coperchio dovrà essere resistente così da non deformarsi o rompersi con il calore. Questo è importante soprattutto per gli sterilizzatori da forno a microonde, che devono essere in grado di sopportare temperature elevate.
In aggiunta, è importantissimo che gli sterilizzatori elettrici siano dotati di un sistema di spegnimento automatico. Questa caratteristica, oltre a essere molto utile perché ti permette di non dover cronometrare il tempo rimanente prima di spegnere il dispositivo, è fondamentale per prevenire incidenti domestici. Potrebbe infatti capitare che l’acqua sistemata all’interno della vaschetta termini prima del previsto, il che potrebbe portare a dei problemi che riguardano l’intero ciclo di sterilizzazione.
Qualche ultimo consiglio per degli acquisti ponderati
Una volta appurato che lo sterilizzatore abbia tutte le certificazioni e sia sicuro, dovrai pensare alla sua praticità d’utilizzo.
È importante che la capienza sia calibrata sulle tue esigenze. Se hai molti oggetti da sterilizzare e vuoi cercare di ottimizzare i tempi, ti consigliamo uno sterilizzatore elettrico. Questi modelli infatti, sebbene abbastanza ingombranti, possono raggiungere una capienza massima di sei biberon più relativi accessori e l’aggiunta di altri piccoli oggetti.
Ancora meglio sarebbe acquistare uno sterilizzatore elettrico regolabile. Questi modelli possono essere usati in tre diverse versioni:
- una capienza compatta, garantita da un piccolo contenitore in grado di ospitare ciucci e piccoli oggetti
- una capienza media, da sfruttare per la sistemazione di sei biberon a testa in giù
- una capienza maxi, nata dalla combinazione tra il contenitore per i biberon aggiunto a quello più ridotto
Se però a interessarti è soprattutto la velocità di sterilizzazione, i modelli da forno a microonde sono i più indicati. In presenza di un forno con una potenza di 1180W, infatti, saranno in grado di assicurarti una sterilizzazione completa in appena due minuti.
Vuoi unire velocità e praticità? Acquista una vaschetta per la sterilizzazione a freddo costruita con un materiale adatto per il microonde.
Ora che sai le caratteristiche di uno sterilizzatore di qualità, potrai scegliere in assoluta sicurezza!