Sei alla ricerca di uno sterilizzatore capiente e veloce?
Nelle prossime righe parleremo della modalità di sterilizzazione più veloce a livello domestico: quella a caldo. Nello specifico, ci concentreremo sui modelli elettrici a caldo e su quelli a microonde.
A cosa serve uno sterilizzatore?
Lo sterilizzatore è necessario per iniziare e portare a compimento dei processi di sterilizzazione. Questi strumenti possono essere più o meno professionali, a seconda dei diversi contesti nei quali devono essere utilizzati.
In aggiunta, gli sterilizzatori si stanno diffondendo anche nelle case, andando a sostituire il precedente e classico metodo di sterilizzazione domestica: lasciare gli oggetti a sobbollire all’interno di un pentolino pieno d’acqua bollente.
Questi prodotti possono essere usati in molto molto semplice e intuitivo, e sono utilissimi soprattutto per chi è appena diventato genitore. In questo caso, infatti, si dovranno sterilizzare quasi quotidianamente biberon, tiralatte, giochini, posate, bicchieri, piattini e quant’altro possa entrare in contatto con la bocca del bambino.
Come avviene la sterilizzazione
La sterilizzazione, pur prevedendo diverse modalità di esecuzione, segue essenzialmente due principi riassumibili in: sterilizzazione a freddo e sterilizzazione a caldo.
La sterilizzazione a freddo prevede l’uso di acqua fredda miscelata con una soluzione chimica germicida, fungicida e battericida. I tempi del processo di sterilizzazione sono dettati da quale soluzione acquisterai, ma vengono sempre indicati sulla confezione. Preparati comunque a dover aspettare un tempo più o meno compreso tra i venti minuti e un’ora.
Per quanto riguarda invece la sterilizzazione a caldo, questa sfrutta il raggiungimento di alte temperature e a formazione di vapore. In questo modo, non dovrai usare dei prodotti chimici sui biberon e sugli altri oggetti e, inoltre, potrai contare su tempistiche più brevi. In base al loro metodo di funzionamento, gli sterilizzatori a caldo si dividono tra quelli elettrici e quelli a microonde.
Gli sterilizzatori elettrici
La prima caratteristica degli sterilizzatori elettrici riguarda la capienza. Esistono infatti dei modelli che possono ospitare da due a tre biberon, degli altri che possono contenere sino a quattro biberon per arrivare poi a una capienza massima di sei biberon. Salendo un po’ con il prezzo potrai avere a tua disposizione anche i modelli 2 in 1 o addirittura 3 in 1, ovvero regolabili: si passa così da una modalità compatta a quella più capiente, a volte passando per una terza capienza intermedia.
Il tempo necessario per effettuare tutto il processo di sterilizzazione può andare dai sette minuti al quarto d’ora, in base al modello che hai acquistato. Inoltre, ormai quasi tutti gli sterilizzatori a caldo sono dotati di un timer e di un sistema di spegnimento automatico.
Gli sterilizzatori elettrici sono formati da un contenitore e da un cestello. Questo cestello è diviso in diversi supporti in grado di ospitare tutte le diverse parti che compongono un biberon, lasciando inoltre dello spazio anche per qualche ciuccio, posata o giochino.
I diversi modelli di sterilizzatori elettrici
Gli sterilizzatori elettrici, per quanto possano essere diversi tra loro in termini di design e rapidità, funzionano tutti allo stesso modo.
Il cestello deve essere riempito con circa 200ml d’acqua e i biberon devono essere sistemati sugli appositi supporti. Una volta acceso il tasto di accensione, lo sterilizzatore si riscalderà e raggiungerà poi una temperatura di 100°C, generando così il vapore. Ti consigliamo poi di non toccare gli oggetti, ma di lasciarli asciugare autonomamente.
Il costo può salire anche sino al centinaio di euro, ma per un buon sterilizzatore elettrico sarà sufficiente stare tra i 40€ e i 50€.
Assicurati inoltre di acquistare dei modelli accessoriati con uno scovolino utile per la pulizia pre-sterilizzazione e, soprattutto, provvisti di pinze per prendere i biberon senza minarne la sanificazione.
Vantaggi e svantaggi degli sterilizzatori elettrici
Per quanto riguarda gli svantaggi, invece, esistono alcuni modelli che non sono universali, bensì sono costruiti solo per ospitare biberon dello stesso brand. In aggiunta, essendo strumenti elettrici, sono difficoltosi da portare fuori casa perché, per usarli, avrai sempre bisogno di una presa a portata di mano.
Gli sterilizzatori a microonde: quali sono i modelli disponibili?
Gli sterilizzatori a microonde seguono lo stesso principio di quelli elettrici, ovvero sfruttano il raggiungimento di alte temperature e la creazione del vapore. In questo caso però l’obiettivo si raggiunge mediante il forno a microonde e non l’energia elettrica.
La velocità del processo di sterilizzazione dipende dalla potenza del microonde a tua disposizione. Se quest’ultima è di 800W ci vorranno otto minuti; ce ne vorranno sei se la potenza è di 1000W; scendiamo invece addirittura a quattro minuti o due minuti in caso di potenza pari a 1100W.
Anche gli sterilizzatori a microonde dovrebbero essere dotati di scovolino e pinze igieniche per il recupero degli oggetti sterilizzati. Prima dell’acquisto verifica anche la presenza di un’altra caratteristica, ovvero il mantenimento della sterilità per almeno ventiquattrore; questo a patto che, naturalmente, il coperchio non venga sollevato.
Il costo è inferiore rispetto agli sterilizzatori elettrici, attestandosi intorno ai 40€.
Pro e contro degli sterilizzatori a microonde
Allo stesso tempo è la tipologia più economica, ma anche la meno capiente. Riesce comunque a compensare i difetti con la sua velocità. E non dimenticare che è la soluzione più efficiente solo nel caso in cui tu già possieda un forno a microonde.
Sei pronto a scegliere?